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Dott.ssa Elena Guidotti
Il cibo è ciò che ci permette di soddisfare lo stimolo dell'appetito e di regolare il senso di sazietà, è energia, è salute e benessere, è vita... ma è anche amore, relazione, socialità, affettività ed emozione.

Educare le persone ad un comportamento alimentare adeguato che permetta uno stile di vita sano  e portare a termine un percorso dietetico non è un processo semplice. In esso si intrecciano una complessità di fattori: bio-chimici, fisiologici e psicologici.  La proposta del percorso psico-nutrizionale nasce proprio dall'esigenza di integrare questi aspetti che co-abitano nella stessa persona tramite l'azione congiunta dell'intervento della nutrizionista e della psicoterapeuta. L'atteggiamento mentale e psicologico che accompagna il trattamento dei problemi legati all'alimentazione è un aspetto da non sottovalutare per raggiungere gli obiettivi pre-fissati. Il sostegno psicologico, perciò, permetterebbe al paziente di avere uno spazio relazionale in cui tramite l'accoglienza e l'ascolto  possa:

  • imparare a gestire l'ansia che aumenta durante l'intervento nutrizionale;

  • distinguere tra fame biologica e fame emotiva;

  • lavorare sulle emozioni negative legate a problematiche relazionali e/o psicologiche che a volte vengono compensate con il cibo;

  • migliorare l'autostima e il contatto con la propria immagine corporea;

  •  trovare la giusta motivazione per portare a termine tale percorso.

Articoli tratti dal Blog: Tra Anima E Corpo

1 Vitamina D. scopri se ne sei carente o se ne stai assumendo abbastanza

Perché quest’attenzione per la Vitamina D? Perché è essenziale per la salute delle ossa e dei denti; fondamentale per la crescita ed il rimodellamento osseo intervenendo nella regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo regolandone l’assorbimento intestinale È una vitamina prodotta dal nostro corpo, ma per la sua trasformazione ed attività sono importanti l’esposizione al sole ed un buon funzionamento dell’intero organismo, con particolare attenzione ad eventuali processi infiammatori a carico dell'intestino.

Una carenza di vitamina D si evidenzia non soltanto nelle persone anziane che escono poco e non si espongono sufficientemente al sole; ma anche  nei bambini in crescita e  in soggetti che vivono prevalentemente in ambienti chiusi; nelle donne in menopausa.

Le conseguenze della carenza possono essere rachitismo nei bambini, osteomalacia negli adulti con dolori alle ossa ed ai muscoli, debolezza muscolare, fragilità delle ossa, dolori intercostali.

Questa vitamina è sempre più al centro dell'attenzione dei medici e dei ricercatori: riuscire ad accedere a questa fonte naturale di salute e benessere, equivale a possedere una chiave essenziale per prevenire o lenire malattie e disturbi.

Una semplice analisi del sangue ti consente di determinare i tuoi livelli di Vitamina D e di garantirti in futuro un apporto adeguato, dando così un sostanziale contributo alla tua salute.

Tuttavia non è importante sapere solo quanto è preziosa la vitamina D, o quanto è consistente il tuo deficit: la cosa più essenziale è sapere come mantenere adeguati e costanti livelli di Vitamina D nel tuo sangue.

Vuoi saperne di più? Fissa un appuntamento con la tua Nutrizionista

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Stiamo attenti al grasso e non al peso!

La bilancia è diventata un’ossessione? Vi sottoponete alla dura verità tutte le mattine? Temete l’ago della bilancia dopo una cena divertente ma abbondante?

Brutta abitudine che non serve e che genera solo ansia e tormento!

Lo sapete che il peso corporeo può variare nell’arco della giornata in base a quanti liquidi si assumono sia come alimenti che bevande, all’esercizio fisico, alla temperatura, all’umidità, alle fasi del ciclo femminile,…?

Ma non è il peso a imporre un dimagrimento, è piuttosto la composizione corporea ad essere determinante per dare le giuste indicazioni.

E’ l’aumento di grasso che dobbiamo tenere d’occhio, anziché lo spostamento dell’ago della bilancia. Il sovrappeso è pericoloso quando ciò che mangiamo si trasforma in grasso viscerale, piuttosto che in tessuto adiposo sottocutaneo o in massa muscolare metabolicamente attiva.

Acquistare peso e vedere l’aumento della circonferenza dell’addome, è una chiara indicazione di un aumento del grasso viscerale, che può essere associato a complicazioni metaboliche e cardiovascolari.

Per capire quale è lo stato di salute del nostro organismo può essere opportuno sottoporsi ad un esame della composizione corporea o bioimpedenziometria (BIA) un esame strumentale che rivela qualcosa in più rispetto alla bilancia: qual è la percentuale, rispetto al peso corporeo, della massa grassa, della massa magra, dell’acqua totale corporea, intra ed extra cellulare, ed altro ancora.

 Se ti sei stancato di stare sempre a dieta ma i “cuscinetti” permangono e i vestiti stanno sempre stretti e se hai cura della tua salute, rivolgiti alla tua Nutrizionista, saprà calibrare la tua alimentazione alla tua distribuzione delle masse e al tuo stile di vita.

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Insonnia, difficoltà ad addormentarsi: che posso fare?

Difficoltà a dormire, disturbi del sonno, insonnia… tutti problemi che in un modo o nell’altro interessano un numero sempre maggiore di persone.

Talvolta siamo in grado di capirne le cause perché sono legate ad un periodo particolare della nostra vita come lo stress per un nuovo lavoro, per una preoccupazione o per un uno stato emozionale ansiogeno che porta ad insonnie spesso occasionali; altre volte la causa può ricondursi ad una scarsa qualità del sonno come l’uso di cuscini o materassi poco confortevoli; altre ancora il disturbo del sonno è collegato a cambiamenti del clima, ad un’attività mentale intensa prima di coricarsi (è il caso di chi lavora fino a tarda sera); ma anche abitudini alimentari non corrette, come l’assunzione serale di bevande eccitanti come caffè, cola, the, cioccolato, che per il rilascio di adrenalina e noradrenalina, ormoni notoriamente eccitanti, possono rovinarci la qualità del sonno!

Cosa fare in questi casi di disturbi del sonno occasionali ma di grande impatto nella nostra qualità della vita: la cura NON farmacologica comprende alcune modifiche comportamentali, psicoterapia e training autogeno; mentre tra gli accorgimenti riguardanti lo stile di vita, la dieta intesa come qualità e quantità degli alimenti che si assumono, svolge un ruolo fondamentale. Spesso è trascurata, ma una persona con uno stile di vita "ordinato", raramente soffre di disturbi del sonno.

Bere durante la giornata almeno 2 litri di acqua ricca di magnesio, aiuta a rilassare la muscolatura e facilita la digestione; bere una tazza di latte tiepido prima di andare a dormire aiuta il rilascio di melatonina e serotonina, mediatori favorevoli al sonno; fare attenzione a cosa si mangia a cena per non sovra appesantire la digestione,…

Sembreranno consigli quasi scontati e popolari, ma per apprendere piccole accortezze, per migliorare il pasto serale, per conoscere davvero quello che è più adatto a te, in funzione delle tue necessità, del tuo bioritmo, del tuo stile di vita, domanda il parere alla tua Nutrizionista.

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L’Happy hour rende felice anche la nostra linea?

E’ piacevole, alla fine della giornata di lavoro e prima della cena, darsi appuntamento con gli amici al bar per il mitico aperitivo. Un rituale sociale molto diffuso e che nell’antichità i Greci, gli Etruschi ed i Latini celebravano con vini speziati e miele per “aprire lo stomaco” (all’assunzione del cibo della cena), ma che al giorno d’oggi per molti sostituisce la cena: buffet ricchi, elaborati, invitanti, piatti caldi e freddi, dolci e salati, con verdure o carne, …. ce n’è per tutti i gusti e…..tutte le tasche.

Ma è certo che tutti mettono a dura prova la nostra linea nonché la nostra salute. Conosciamo quante calorie possiamo ingerite in un aperitivo?

Il valore energetico proviene quasi esclusivamente da alcool (dalle 70 del vino alle 240-310 calorie dei superalcolici per 100 grammi) o da zucchero (392 calorie ogni 100 gr.): in altre parole, calorie vuote, ossia prive di valore nutrizionali rilevanti. Se poi abbiniamo la bevanda con stuzzichini dal sapore appetitoso e si tende a non darsi dei limiti, il risultato sarà l’introduzione di consistenti quantità di grassi e sale causa principale dell’ipertensione, della ritenzione idrica, della cellulite.

Si deve porre attenzione anche ai quei menu “salutistici” (a parole) caratterizzati da insalate a base di verdure e pesce condite con salse elaborate, principalmente a base di maionese: sono tutt’altro che una scelta dietetica. L’utilizzo di salse infatti non solo contribuirà a far lievitare il quantitativo calorico, ma soprattutto farà aumentare la percentuale di grassi, glucidi ed olii ingeriti che, oltre a regalarci qualche chiletto in più a fine mese, non rappresentano la scelta alimentare ottimale per il nostro benessere.

E allora? Resistere all’aperitivo? Certo che no! Non dobbiamo dimenticare il positivo risvolto sociale e relazionale, anche se non dobbiamo dimenticare che è sconsigliabile, da un punto di vista nutrizionale, ripetere ogni giorno il rituale.

Sei a dieta ma adori fare gli aperitivi? Non sai cosa scegliere tra le tante proposte del locale? L'aperitivo, se è equilibrato può aiutare a spezzare l'appetito ed arrivare a cena meno affamati riuscendo a limitare le porzioni nel piatto. Vuoi qualche consiglio?

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E davvero solo colpa del glutine?

Ci si chiede sempre più spesso se sia proprio il glutine la causa dei sempre più diffusi malesseri e gonfiori intestinali. Di certo negli ultimi anni si è assistito ad un notevole aumento delle diagnosi di celiachia, anche grazie ai mezzi diagnostici che oggi rivelano con accuratezza la presenza degli anticorpi dell’enzima transglutaminasi, anche laddove una volta questa evenienza non veniva nemmeno sospettata.

Ma questa considerazione non basta a rispondere dell’aumento di casi di “presunta celiachia”. Colpa delle produzioni industriali se persone non celiache ma affette da intestino irritabile o da difficile digestione dei prodotti con glutine si sentono meglio se allontanano il glutine dalla dieta? Allora non è solo il glutine, sostanza lipoproteica presente naturalmente in alcuni alimenti, l’unico responsabile della sintomatologia comune.

Per esempio, per rendere il pane più lavorabile, o la pasta della pizza più elastica, o gli spaghetti più consistenti si aggiunge del glutine a quello già presente naturalmente nel grano: si chiama “glutine vitale”, un glutine estratto a basse temperature dal frumento, in grado di rendere il pane (e non solo) più buono, più soffice, più durevole,….più bello.

Ma non basta, in questi casi del perdurare di una sintomatologia “simil celiachia”, una risposta potrebbe essere la presenza negli alimenti di carboidrati facilmente fermentabili, che producono gas e che richiamano acqua dall’intestino causando gonfiore e diarrea: i Fodmap, acronimo per descrivere carboidrati che si trovano in moltissimi alimenti come il pane, la pasta, il latte e derivati, frutta come pere, mele, cocomero, ciliegie; vegetali come carciofi, cavolfiore, asparagi, cipolla, aglio; e dolci. Poiché questi carboidrati non sono facilmente identificabili e quindi difficilmente allontanabili dalla dieta, risulta per tutti più facile concentrare l’attenzione sul glutine, eliminandolo o riducendolo drasticamente per sentirsi meglio. Una scelta questa che conduce ad una maggiore attenzione a ciò che si ingerisce, alla qualità dei cibi, ad un alimentazione più sana che determina benefici tangibili.

Stai pensando che queste riflessioni possano fare al caso tuo? Vuoi saperne di più e avere un indirizzo alimentare su misura? Parlane con la tua Nutrizionista.

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Dott.ssa Elena Guidotti| 

Nutrizionista - Biologo

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